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FLYING HOUSE

­­Sull’onda del ritorno dei dirigibili come nuovo mezzo di trasporto pesante o per turismo prodotti da aziende storiche o nuove quali la Luftshiffbau Zeppelin e la McDowell , che hanno prodotto nuovi mezzi di varie taglie per l’esercito americano o per le industrie del trasporto e proposto prototipi avveniristici per il turismo o il diporto, con veri e propri alberghi volanti o altro.   

La nostra proposta è una vera e propria casa volante, come nel migliore dei romanzi di fantascienza, ma perfettamente realizzabile. E’ costituita da una pelle in fibra di carbonio, molto dura e resistente ma estremamente leggera, con incapsulate le celle fotovoltaiche di nuova generazione, quelle “spalmabili” ad alta intensità e filamenti luminescenti per la comunicazione e l’illuminazione d’area. Agganciata alla vela c’è la struttura della casa in tubolari d’alluminio e carbonio con pannellature interne ed esterne in fibra di corian e fibrocemento rinforzato con filamenti di acciaio, pannelli ceramici ad alta tecnologia (quelli dei freni della formula 1 e delle sportive d’alto rango), il tutto a prediligere la leggerezza e la resistenza.

La casa è poi una vera e propria villa, completa di ogni comodità, ma tutto legato a un concetto di bioarchitettura ed eco-compatibilità, dettato dalle esigenze estreme cui sarà sottoposta una volta in crociera. Il concetto di base, l’animus programmatico del progetto, è quello di una casa per gli amanti dei viaggi, cioè coloro che starebbero ben volentieri tutto il tempo in vacanza, o che comunque quando sono in vacanza non vorrebbero rinunciare alle comodità (o alla cucina o alle cure) di casa: la risposta è quindi stata “semplice”: portatevela appresso!

La villa è dotata di una “base” di attracco in quello che sarà il luogo di normale stazionamento della struttura, ossia il lotto di proprietà, con il giardino e la piscina esterna e il campo da tennis, il garage ed eventualmente una depandance, mentre in volo potrà “attraccare” in prossimità di strutture elevate, come i grattacieli, stazionandovici sopra, o a terra. Immaginate l’ebrezza di trovarsi nel punto più in alto di New York, utilizzando il suo massimo grattacielo semplicemente come ascensore, oppure l’emozione di dormire a pochi metri sopra i ruggiti dei leoni o i barrriti degli elefanti nella savana, e nella mattinata la testa delle giraffe farà capolino mentre state facendo colazione sulla terrazza esterna, dotata di piscina e piante.

L’abitazione è su due livelli con spazi a doppia altezza e una seconda piccola piscina interna dotata di meccanismo di nuoto controcorrente e magnifiche vetrate sul perimetro o sul tetto, ove una scala elicoidale permette di salire sulla sommità del cuscino lievitante, aggiungendo un secondo magnifico spazio aperto di stazionamento. E’ poi presente un particolare ascensore che permette la discesa a terra mentre si è in stazionamento aereo e , su richiesta, un vano box per due o tre berline ed eventuali moto o moto d’acqua e un piccolo moto-aliscafo issabili su funi e su una base rigida.

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